Negli ormai lunghi anni dedicati all’insegnamento della psicologia generale ho cercato di trasmettere ai miei studenti ed allievi non soltanto le nozioni principali relative al funzionamento della mente umana ma anche l’interesse per la ricerca, la passione della scoperta di ciò che è il meccanismo profondo e l’individuazione della causa inapparente dei fenomeni psichici(…) Ho (…) cercato di insegnare ai miei allievi ad avere uno sguardo non ingenuo, indagatore, su tutti gli aspetti del nostro psichismo.
Fra le conoscenze, o per dire meglio le credenze, della psicologia spontanea ed ingenua esiste sicuramente l’idea che la nostra mente sia un modello esplicativo nello studio delle altre menti, quelle degli animali. Tendiamo, in altre parole, ad antropomorfizzare gli animali, a non cogliere la loro vera natura ma a trattarli come un rispecchiamento di parti di noi stessi. Quanti sono i padroni, affezionatissimi al loro cane o gatto di casa, disposti a giurare che egli capisce tutto, che prova sentimenti umani, che si comporta come un bambino al quale manca solo la parola? Allora, con le migliori intenzioni, impongono ai loro amici a quattro zampe delle abitudini che sono solo umane (come i cappottini), li alimentano in modo inadeguato fino a renderli obesi o diabetici, gli danno ciò di cui non hanno necessità e costringono la loro natura animale senza riconoscerla e rispettarla. Questo bel libro, splendidamente curato dalla mia allieva Serena Cappello, applica un corretto e rispettoso sguardo alla scoperta della vera natura psichica del cavallo, unendo la passione per questo magnifico animale al rigore del metodo e la luminosità espositiva. Giustamente il titolo fa riferimento ai misteri del cavallo, perché esso è una guida per entrare nel territorio “altro” della mente dell’animale. Si tratta, certamente, anche di un manuale di addestramento (peraltro molto completo ed aggiornato) ma, soprattutto, di una mappa della sua mente. Tutti gli aspetti trattati sono importanti per capire i moventi del suo agire, e reagire, perché restituiscono al cavallo il suo posto nella relazione con l’uomo. Molto interessanti, ad esempio, sono le parti dedicate all’istinto di fuga, alla gregarietà, alla percezione, alla memoria ed intelligenza, al condizionamento modellante ed al de-condizionamento, al comportamento imitativo od allomimetico.
Questo libro c’insegna a comprendere il cavallo in quanto tale e nella sua relazione con una specie molto diversa dalla sua, la specie umana, con la quale da almeno quattromila anni è riuscito ad instaurare un rapporto complesso e fruttuoso(…) in questo libro le tecniche di addestramento sono spiegate punto per punto, a partire da una spiegazione di come funziona la mente del cavallo. La passione e la frequentazione quotidiana del cavallo, che l’Autrice coltiva da molti anni, si rispecchiano in questo libro senza alcuna forma di inganno dettato da un affetto antromorfizzante, tanto che sono convinto che il lettore ne guadagnerà, oltre a delle utilissime informazioni tecniche su come fare il dressing e l’addestramento mirato del cavallo, anche una passione che si alimenta di conoscenza autentica e di rispetto.
Parafrasando un discorso che normalmente si fa per l’amore umano, il lettore sarà aiutato ad avere per il cavallo un amore autentico, lo amerà per quello che è, e non
per quello che dovrebbe essere o per quello che ci piacerebbe che fosse.
Lecce, Luglio 2008.