I problemi all’ora dei pasti sono quasi di ordinaria amministrazione: il cavallo che batte, quello che tenta di mordere, che mangia velocemente e chi più ne ha più ne metta. Il cibo ha un grande valore per i cavalli, di solito un cavallo allo stato brado è alla ricerca di cibo per circa 17/18 ore al giorno. Il cavallo domestico, invece, è soggetto ad un tipo di alimentazione che gli viene “imposta”, e non si può fare molto se non cercare di rispettare il più possibile le sue necessità.
Se il cavallo inizia a manifestare dei comportamenti anomali in concomitanza alla somministrazione del cibo questi potrebbero evolvere in problemi comportamentali, come potrebbero risolversi da soli, così come potrebbe semplicemente trattarsi di un particolare “modo di essere” che va comunque regolato attraverso specifici strumenti.
Innanzitutto va esclusa la causa fisiologica: la prima cosa da fare è parlarne con il proprio veterinario oppure rintracciare un nutrizionista equino. Forse c’è qualcosa che non va o forse ha solo bisogno di un regime alimentare specifico.
Se a livello di salute va tutto bene, prima di pensare ad una soluzione pratica ci si deve sforzare di capire perché il cavallo ha un simile atteggiamento. Solo ricercando le cause si possono realmente risolvere i problemi. In linea generale i cavalli mettono in atto dei comportamenti inappropriati in relazione al cibo quando sono soggetti dominanti, quando manifestano insicurezza o preoccupazione.
Se si ha a che fare con un soggetto dominante la prima cosa da fare è insegnargli l’educazione quindi a non invadere lo spazio personale soprattutto quando gli si consegna il mangime nella mangiatoia. Questo primo lavoro può essere un processo lento, e richiede molta attenzione. È meglio lavorare in uno spazio sicuro e abbastanza grande per muoversi, stare sempre in guardia e indossare scarpe e un casco adeguati. Se il cavallo incute timore o non si sa come procedere, è meglio rivolgersi ad un addestratore esperto che non solo insegnerà al cavallo come comportarsi durante i pasti, ma mostrerà al proprietario come far mantenere quel comportamento.
Il cavallo che manifesta insicurezza teme che qualcuno, un cavallo o un essere umano, prenda il suo cibo. Questi cavalli non si accontentano mai completamente di mangiare e possono mangiare velocemente o con avidità o spargere il mangime a terra e al contempo camminare. Sono ansiosi più che aggressivi. Può essere di aiuto seguire una routine di alimentazione. Ciò significa fornire il mangime sempre nello stesso modo, nello stesso ordine, nella stessa ora. Se un cavallo ansioso sa quando il cibo sta per arrivare e come sarà consegnato, si è rimosso parte dell’incertezza della sua vita.
Il cavallo che manifesta preoccupazione di solito deve competere con gli altri per poter mangiare o perché ha vissuto situazioni in cui non è stato adeguatamente sfamato. Quindi scatta in lui un potente istinto di sopravvivenza. Questo comportamento potrebbe scomparire da solo con il tempo. Nutrirlo da solo può dargli la sicurezza di mangiare in pace.
Come per la maggior parte degli altri comportamenti scorretti, i problemi relativi ai pasti è meglio affrontarli in anticipo. Prima si riesce ad insegnare le “buone maniere” e affrontare le insicurezze del cavallo, tanto più è probabile che si riesca ad impedire che i comportamenti problematici si radichino profondamente.
Se il problema riguarda solo la velocità e l’intensità con cui mangia si può intervenire utilizzando specifici gadget che sicuramente eviteranno il rischio di soffocamento, di disturbi digestivi, di obesità. In commercio esistono dei secchi, delle mangiatoie o dei “giochi” a forma di palla progettati per rilasciare lentamente il mangime. Oppure, se è “famelico” anche con il foraggio si può provare ad acquistare delle reti o delle gabbie per il fieno.
se comprendi la mente del cavallo, riuscirai a prevedere il suo comportamento.
Robert M. Miller
Uno dei libri di etologia più letto negli ultimi anni. Un bestseller secondo le classifiche di IBS.IT
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ISBN: 9788890529306
Curatore: S. Cappello
Editore: Zoraide Editore
Anno edizione: 2008 – 2011
Pagine: 120 p., Brossura
formato: 15 x 21
lingua: Italiano
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