Protocolli contro l’influenza equina: summit a Newmarket (in Inghilterra) a seguito di numerosi focolai in vari Stati europei.
L’Equine Industry Committee sta attentamente osservando la situazione epidemiologica dopo i focolai di Influenza Equina in Europa.
Da Dicembre 2018 ad oggi sono stati riportati casi di Influenza Equina in Francia, Germania, Irlanda e Regno Unito. Sono interessati i riproduttori, i cavalli da corsa, da competizione e da diporto. Segni clinici tipici, quali tosse, secrezione nasale, gonfiore delle ghiandole e febbre sono stati osservati sia in soggetti vaccinati che non vaccinati, sebbene in questi ultimi la sintomatologia sia generalmente più grave.
La situazione è stata messa sotto la lente dell’Equine Industry Committee nel corso della sua ultima riunione a Newmarket, come di consueto presso l’Animal Health Trust.
L’ultimo aggiornamento del 15 marzo 2019 conferma la circolazione attiva del virus con nuovi focolai in Francia e Regno Unito. Analisi compiute presso l’AHT hanno permesso di rilevare una variazione nella sequenza aminoacidica del virus rispetto ai ceppi simili isolati precedentemente. Questo cambiamento non si trova nel sito antigenico e la caratterizzazione antigenica preliminare non ha mostrato una differenza antigenica chiara tra ceppo epidemico e ceppo vaccinale raccomandato. Un ulteriore lavoro sarà realizzato per caratterizzare pienamente questi virus prima della riunione del gruppo di esperti di sorveglianza di OIE sulla selezione del ceppo vaccinale nell’aprile 2019.
Il virus, tipizzato dal laboratorio di riferimento OIE all’Irish Equine Center, dai laboratori autorizzati in Francia, dal Labor Bose in Germania e dall’AHT in Inghilterra, è stato confermato ovunque come appartenente al tipo Florida Clade 1. Tutti i virus influenzali nel Regno Unito tra il 2010 e il 2017 erano Florida Clade 2. Nel Febbraio 2018 Il virus Florida Clade 1 è stato rilevato in due cavalli importati in Scozia dall’Europa continentale, tuttavia, non ci sono prove di una successiva trasmissione nel Regno Unito.
I diversi casi registrati successivamente, a partire da febbraio 2019 Regno Unito, sia in soggetti non vaccinati che in soggetti vaccinati, hanno indotto la British Horseracing Authorities a sospendere temporaneamente le corse.
RACCOMANDAZIONI
Nel frattempo si sottolinea l’importanza della protezione vaccinale e si consiglia di effettuare richiamo ogni sei mesi.
L’influenza equina è una delle principali cause di malattie respiratorie nelle popolazioni di cavalli in tutto il mondo. I virus attuali appartengono al sottotipo H3N8 e, come i virus dell’influenza umana, subiscono deriva antigenica a causa dell’accumulo graduale di mutazioni nelle glicoproteine di superficie. In particolare, i cambiamenti dell’emoagglutinina virale (HA) aiutano il virus a evitare l’immunità acquisita da precedenti infezioni o vaccinazioni. Di conseguenza, i ceppi vaccinali devono essere aggiornati regolarmente.
Più volte è emerso come, a fronte di una sempre maggiore movimentazione di equidi, il tema della biosicurezza sia di fondamentale importanza per la prevenzione della diffusione delle malattie infettive e come la comunicazione tra i diversi attori delle filiera dell’industria del cavallo, giochi un ruolo determinante
Dr. Andrea M. Brignolo
Dr. Andrea M. Brignolo, veterinario ippiatra con particolari competenze in medicina interna e sportiva e aspetti peritali medico legali ed assicurativi della medicina veterinaria.
Club Member and past president presso SIVE International, Resident assistant presso UCDavis Veterinary Medical Teaching Hospital e Vicepresidente con delega agli Equini presso ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Nel 2007 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche Veterinarie alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino.
Ha scritto pubblicazioni sia scientifiche che divulgative pubblicate su riviste di settore e giornali a livello provinciale, nazionale ed internazionale ed effettua dal 1989 seminari, corsi ed incontri presso varie associazioni ed enti legati all’ambiente del cavallo sportivo.
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Dr.Andrea M. Brignolo
Medico Veterinario DVM-PhD
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