Il puledro che non si lascia avvicinare

Il puledro non si lascia avvicinare. Convinciamolo delle nostre buone intenzioni. La cooperazione della madre non basta.

Molti proprietari presumono che il puledro gli si avvicini spontaneamente e rimanga immobile vicino a loro. Non è sempre così. A volte, se il puledro è vivace e ha una forte personalità, nemmeno la collaborazione della madre è condizione sufficiente perché il piccolo si lasci avvicinare, toccare e poi prendere.

Inseguirlo non è un modo positivo e produttivo per iniziare a trascorrere il tempo insieme. Inoltre è un comportamento che può irritare la madre e renderla aggressiva nei tuoi confronti, anche se è un soggetto di buona indole. È importante insegnare al puledro a essere preso con facilità e a portare la capezza il prima possibile anche perché potrebbe esserci un momento in cui il tempo a disposizione potrebbe essere limitato, come ad esempio per le visite del maniscalco o del veterinario.

Se il puledrino non si lascia avvicinare, dovete armarvi di pazienza. Nulla è perduto, e non è mai troppo tardi per rimediare!

Quindi, dovrai prima convincerlo che la tua presenza non implica necessariamente disagio. Per fare questo, devi trascorrere del tempo insieme senza coinvolgerlo direttamente in attività che potrebbe percepire come esperienze negative. Quindi puoi dedicarti alla pulizia del pascolo o del paddock, a controllare le recinzioni o a fare delle semplici passeggiate. Qualsiasi cosa, purché non ti avvicini al piccolo. Se la tua presenza lo incuriosisce ed è lui ad avvicinarsi, lascialo fare, permettigli di annusarti ma non proviamo a toccarlo.

Sfruttiamo la collaborazione della madre. Passiamo del tempo vicino a lei. Sarà con sua la “gentile” collaborazione che dovremo cercare di accarezzarlo e abituarlo a essere toccato su tutto il corpo.

Ci vorrà del tempo, devi avere pazienza, perseveranza e soprattutto devi essere risoluto e coerente in ogni tuo gesto.

Tutti questi problemi possono essere evitati se inizi a prenderti cura del puledro presto. Interagire con i puledri sin nelle prime fasi della loro vita rende qualsiasi attività un processo agevole e senza stress (per tutti, umani ed equini).

Essere presenti alla nascita di un puledro ed eseguire la procedura Imprint Training assicura il dr. Robert Miller nel suo manuale Imprint Training del puledro appena nato rende il puledro (e il futuro cavallo) una creatura mite, docile e fiduciosa nei confronti dell’essere umano. Purché sia eseguita nel modo corretto.

L’Imprint Training richiede una grande competenza. L’addetto alla manipolazione del nuovo nato deve avere una preparazione che gli permetta di affrontare ogni azione e reazione del puledro senza causargli traumi. Oggi l’imprinting dei puledri è una pratica comunemente accettata in quasi tutto il mondo e in tutte le discipline, incluso il mondo del galoppo.

Per una gestione corretta del puledro

Imprint Training del puledro appena nato
Robert M. Miller

Praticare un imprinting corretto è la base per far crescere il nostro puledro sano e fiducioso nei confronti dell’essere umano. La pratica è minuziosamente descritta nel libro Imprint Training del puledro appena nato di Robert M. Miller. Il libro, pubblicato per la prima volta negli USA nel 1991, ha cambiato, in tutto il mondo, il modo di interagire con i puledri, migliorando la loro vita e quella dei loro cavalieri. Più di 200 foto vi guideranno nella formazione e nella crescita del vostro puledro.

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