Essere “sano come un cavallo” vuol dire davvero avere una salute di ferro? Diversi studi hanno dimostrato che, in realtà, il cavallo è un animale delicato e incline a farsi male facilmente.
Cosa può far pensare che il cavallo (o altri animali) siano sani o più sani di altri? Il cavallo, nell’immaginario collettivo, è da sempre associato alla forza e alla potenza. Tuttavia diversi studi hanno dimostrato che, in realtà, il cavallo è un animale delicato e incline a farsi male facilmente.
Ad esempio, una ricerca condotta dal Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Edimburgo, in Scozia, ha dimostrato che i cavalli sono più esposti ai rischi di infortunio delle persone. La ricercatrice Jennifer McGlothlin ha ottenuto il dato raccogliendo tutti gli studi sugli animali domestici pubblicati tra il 1950 e il 2010. La ricerca è stata poi pubblicata sul numero di settembre della rivista Veterinary Record.
Inoltre, il cavallo è un animale esposto agli agenti patogeni e agli agenti infettivi. Questi possono danneggiarlo facilmente. Anche la sua anatomia fisica lo rende vulnerabile. La testa grande e il collo lungo sono la condizione ideale per l’insorgenza di ferite e fratture. Inoltre, il cavallo è un animale molto attivo e curioso. Infatti, la sua curiosità lo espone a rischi di cadute e di traumi. Il dr Andrea Brignolo spiega che i traumi all’occhio e alle aree della testa ad esso circostanti sono relativamente comuni proprio a causa della sua natura curiosa. A ciò si aggiungono le possibili “discussioni” con gli altri soggetti o con strutture presenti nell’ambiente come porte, steccati, alberi ecc.
Anche se non c’è una causa specifica per le ferite dei cavalli, queste sono spesso dovute a cadute accidentali o a infortuni durante l’addestramento.
Come se già tutto ciò non fosse abbastanza, il cavallo è un animale che soffre di malattie molto frequenti. Ne sono un esempio l’artrite, le infezioni alle ossa e i problemi respiratori. Inoltre, è molto suscettibile a malattie come la peste equina (una malattia virale che causa l’infiammazione delle membrane interne dell’apparato respiratorio) e la malattia della sella (che provoca dolore muscolare e tendineo).
Insomma, dopo decenni – forse anche secoli – di un uso scorretto di un paragone, gli scienziati (e l’esperienza comune) hanno definitivamente stabilito che il modo di dire “sano come un cavallo” è “essenzialmente falso”.
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