Triptofano a cosa serve nei cavalli? Si può integrare nella loro dieta? Quali sono gli effetti? Ha realmente un effetto calmante?
Il triptofano è un amminoacido essenziale, il che significa che il corpo umano (così come il corpo di molti animali, tra cui i cavalli) non è in grado di produrlo internamente e deve ottenerlo attraverso l’alimentazione. Il triptofano riveste una notevole importanza in quanto funge da precursore della serotonina, un neurotrasmettitore che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell’umore, del sonno e in vari processi fisiologici.
L’integrazione con triptofano può essere vista come un modo per influenzare il comportamento degli animali, riducendo l’ansia, l’eccitazione e il comportamento nervoso. Ciò può tradursi in una maggiore cooperazione durante l’addestramento e in un atteggiamento più positivo.
Tuttavia, è importante notare che il triptofano compete con altri aminoacidi per attraversare la barriera emato-encefalica. Negli esseri umani, l’integrazione di dosi elevate di triptofano ha dimostrato di aumentare la disponibilità di questo amminoacido nel cervello.
Quando integrato ai livelli tipici presenti nei prodotti commerciali, il triptofano sembra sicuro per i cavalli.
Va comunque sottolineato che dosi eccessive di triptofano possono causare irrequietezza, un aumento della frequenza respiratoria e, in casi estremi, anemia emolitica acuta. In passato sono stati osservati segni di tossicità in pony che avevano ricevuto dosi di triptofano pari a 350 mg per ogni chilogrammo di peso corporeo.
Efficacia
In due studi condotti, sono state somministrate dosi di 6-6,3 grammi di triptofano per via orale a cavalli. Entrambi gli studi non hanno evidenziato differenze significative nel comportamento o nella frequenza cardiaca tra i cavalli che avevano ricevuto l’integrazione di triptofano e quelli che non l’avevano ricevuta.
Tuttavia, un altro studio ha rilevato che dosi più basse (0,05 e 0,1 mg per kg di peso corporeo) hanno aumentato l’eccitabilità misurata tramite la frequenza cardiaca e il livello di attività. Questo risultato ha avuto un effetto contrario a quello previsto, suggerendo che l’integrazione di triptofano potrebbe essere più stimolante che sedativa nei cavalli.
Mentre il triptofano è noto per avere un effetto calmante in altre specie animali e nell’uomo, sembra che negli studi condotti su cavalli possa avere un effetto leggermente eccitatorio.
Quindi non esistono prove che indichino che il triptofano favorisca un comportamento tranquillo nei cavalli.
Pertanto, l’uso di integratori di triptofano nei cavalli dovrebbe essere effettuato con attenzione e sotto la supervisione di un veterinario esperto in nutrizione equina per evitare possibili effetti negativi sulla salute dell’animale. La quantità e il tipo di integratore di triptofano da somministrare dipenderanno dalle specifiche esigenze del cavallo e dalle circostanze individuali.
fonte principale: dott. Ettore Ballardini – profilo social