Nell’edizione on line di Cavallo Magazine si legge che la Werth diventa ambasciatrice della sicurezza nel dressage. Fa il suo esordio nella gara in occasione della tappa World Cup di Francoforte, nella quale ha montato con un brillante casco color oro, che lei stessa ha sviluppato in collaborazione con Uvex, azienda specializzata nella realizzazione di caschi protettivi per lo sport.
L’ obbligo dell’utilizzo del cap è un tema di grande attualità. Diverse federazioni sono impegnate nel sensibilizzare i cavalieri nella sicurezza, prima fra tutte la canadese riders4helmets©. La campagna di sensibilizzazione del cap è nata nel 2010, ad opera di Lyndsey White e Jeri Bryant.
L’obiettivo dei suoi fondatori è quello di educare tutti i cavalieri a indossare il casco anche in situazioni in cui non sarebbe obbligatorio. Per raggiungere il loro obiettivo sperano di coinvolgere campioni di diverse discipline che incoraggino, con il loro esempio, l’uso del casco protettivo.
“Tra tutti i tipi di lesioni, quelle al cervello sono tra le più soggette a provocare la morte o una invalidità permanente”, osserva il Centers for Disease Control and Prevention.
L’International Brain Injury Association afferma che
la lesione cerebrale può causare molti tipi di menomazioni fisiche, cognitive, comportamentali ed emotive che possono essere temporanee o permanenti. Le menomazioni possono essere più o meno gravi. Le lesioni cerebrali possono provocare disturbi convulsivi.
Quando si pratica uno sport equestre, ma anche ciclismo, sci, snowboard, hockey, baseball o skateboarding, indossare un casco riduce le probabilità di riportare ferite gravi. Naturalmente, bisogna indossare un casco appropriato al tipo di sport che si pratica e deve anche essere correttamente indossato affinché eserciti la sua funzione protettiva.
Sul sito www.riders4helmets.com sono elencati i tipi di lesioni alla testa:
1) commozioni cerebrali che causano i seguenti sintomi: vertigini, confusione, visione offuscata, mal di testa, amnesia, ronzio nelle orecchie, nausea e vomito, biascicamento, fatica, problemi di memoria o concentrazione, irritabilità, depressione, disturbi del sonno, sensibilità alla luce e al rumore;
2) Coma – definito come “uno stato di profonda incoscienza e spesso prolungata, di solito come risultato di malattie o lesioni”.
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