Per posizionare correttamente i cavalletti si deve prima conoscere il passo del proprio cavallo ed essere molto meticolosi nello stabilire la distanza.
I cavalletti sono strumenti utili sia per il cavallo che per il cavaliere. Il cavallo migliora il suo ritmo, il suo equilibrio e l’espressione delle sue andature. Il cavaliere migliora il suo assetto e, in generale, il suo “senso” del cavallo.
Affinché barriere a terra e cavalletti siano realmente efficaci è importante posizionarli correttamente. Non esiste una distanza standard, essa varia in base al singolo cavallo, alla sua conformazione, alla sua mole, al suo livello di addestramento, all’andatura che sta eseguendo. Questi strumenti non si possono posizionare a caso. Molti contano le distanze a “passi”, ma si tratta solo di una stima non rappresenta la misura precisa.
Per distanziare i cavalletti correttamente sarebbe l’ideale disporre di un odometro. È uno strumento di misurazione in commercio, adatto per misurare brevi distanze su superfici piane, con una struttura simile al moderno contachilometri. Il suo meccanismo è azionato manualmente dall’uomo spostandolo a passi; per questo è detto anche pedometro.
Altrimenti si può utilizzare un semplice flessometro. Si tratta di uno strumento molto comune costituito essenzialmente da una rotella metrica, con nastro in acciaio, in cui una molla arrotola automaticamente il nastro all’interno dell’arrotolatore. Il nastro ha la caratteristica di possedere una leggera curvatura lungo la sua sezione, e questo gli permette, una volta srotolato, di mantenere una certa rigidità. Il flessometro è lo strumento utilizzato per costruire un percorso di salti ostacoli.
Quando si imposta la fila di cavalletti non è esagerato essere meticolosi come un Direttore di Campo. Di solito i cavalletti sono il primo passo per introdurre il cavallo al salto e non si vuole rischiare di interferire o scoraggiare il ritmo naturale del cavallo o peggio ancora, rischiare di farlo inciampare e provocare lesioni.
Per misurare la falcata si può usare un tondino o un campo appena sistemato in modo che il fondo sia privo di impronte. Naturalmente si devono utilizzare linee diverse per le tre andature e si sarà in grado di vedere chiaramente i passi del cavallo nell’impronta che hanno lasciato gli zoccoli sul terreno.
A questo si può o scendere da cavallo e misurare la distanza (attenzione all’odometro perché il suono che emette e la sua forma potrebbe spaventare il cavallo) oppure chiedere a un amico di rilevare le misure. L’importante è annotarle per evitare di dover ricominciare tutto d’accapo.
Prima di prendere un qualsiasi metro in mano, si deve conoscere il passo naturale del proprio cavallo. Ciò significa che si deve essere in grado di riconoscere le andature, di “sentirle” e saper muoversi correttamente al passo, al trotto e al galoppo. Se si hanno delle difficoltà a riguardo, prima di iniziare il lavoro con i cavalletti, è meglio chiedere aiuto al proprio istruttore.
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