Equitazione italiana: esplora i principi fondamentali con Francesco Amalfi. Una guida preziosa per cavalieri alla ricerca di una base solida.
Nel mondo dell’equitazione italiana, pochi nomi sono così rispettati quanto quello del generale Francesco Amalfi. Con umiltà e profonda conoscenza, Amalfi ci offre uno sguardo raro e prezioso sui principi fondamentali dell’equitazione, una disciplina che in Italia, ritiene il generale, soffre di una cronica mancanza di risorse scritte. In quest’articolo, esploreremo le riflessioni di Amalfi che aprono il libro “Scritti Equestri”, con l’obiettivo di fornire una solida base di conoscenza sia per i principianti che per i cavalieri esperti.
La visione di Francesco Amalfi sull’equitazione
Francesco Amalfi avvia il suo discorso con un’importante premessa: la sua non è la presunzione di scrivere un trattato completo sull’equitazione. Piuttosto, mira a condividere i principi che considera imprescindibili, frutto di anni di pratica e di conversazioni con altri appassionati del settore. Questo approccio umile ma informato apre la strada a una comprensione più profonda dell’equitazione come arte e disciplina.
Al centro del pensiero di Amalfi vi sono alcuni principi fondamentali che ogni cavaliere dovrebbe avere ben presenti. Questi principi sono il risultato di insegnamenti appresi non solo attraverso la pratica diretta ma anche attraverso lo studio di opere e la conversazione con maestri dell’equitazione. In Italia, dove la letteratura equestre è scarsa, tali principi vengono trasmessi principalmente in forma verbale, da maestro a allievo.
Principi fondamentali dell’equitazione secondo Amalfi
Francesco Amalfi sottolinea l’importanza di alcuni principi fondamentali che dovrebbero essere sempre presenti nella mente di chi pratica l’equitazione. Questi principi non sono solo il frutto della sua esperienza personale ma anche delle lezioni apprese da maestri del passato, così come da osservazioni e discussioni con altri appassionati. Vediamo in dettaglio alcuni di questi principi fondamentali.
1. Comunicazione ed empatia con il cavallo
Uno degli aspetti più importanti sottolineati da Amalfi è la capacità di stabilire una comunicazione empatica con il cavallo. Questo non riguarda solo i comandi o la guida fisica ma anche la comprensione dei bisogni e delle emozioni dell’animale.
2. La continuità della pratica
La pratica continua è fondamentale per mantenere e migliorare le proprie abilità equestri. Amalfi mette in luce come l’equitazione non sia solo un insieme di tecniche da apprendere una volta per tutte ma un percorso di crescita continua che richiede dedizione e costanza.
3. L’importanza della tradizione
Nonostante la carenza di pubblicazioni equestri in Italia, la trasmissione orale di conoscenze da maestro a allievo rimane un pilastro dell’apprendimento equestre. Amalfi valorizza questa tradizione, sottolineando però la necessità di un approccio critico che eviti la perdita di verità e principi fondamentali nel tempo.
4. L’approccio olistico all’equitazione
L’equitazione, secondo Amalfi, non deve essere vista solo come una serie di tecniche o esercizi fisici ma come un’arte che coinvolge mente, corpo e spirito sia del cavaliere che del cavallo. Questo approccio olistico favorisce un’esperienza più profonda e arricchente.
Conclusione
Questi principi riflettono la visione profonda di Francesco Amalfi sull’equitazione, sottolineando non solo l’importanza della tecnica ma anche quella di una comprensione più ampia e profonda della relazione tra cavaliere e cavallo. Attraverso questi insegnamenti, Amalfi ci invita a riflettere sul vero significato dell’equitazione e sulla responsabilità che comporta verso questi magnifici animali.
Francesco Amalfi, Scritti Equestri, a cura di Mario Gennero, zoraide editore, 2024, pp. 27-28
Scritti equestri
di Francesco Amalfi
Nel panorama della cavalleria italiana del Novecento, la figura di Francesco Amalfi si distingue come emblema di coraggio e dedizione, incarnando l’evoluzione dello sport equestre. Senza lasciare opere firmate, la sua voce si è fatta strada attraverso le pagine della rivista “Il Cavallo Italiano” e una preziosa collezione di manoscritti, lettere e dattiloscritti che narrano di dedizione, innovazione e amore per l’equitazione. Mario Gennero, con instancabile cura filologica, porta alla luce queste testimonianze inedite, offrendoci un viaggio nelle profondità della storia dell’equitazione italiana.
Questi documenti offrono uno sguardo intimo sulle innovazioni e sul profondo amore di Amalfi per l’equitazione, seguendo l’insegnamento pionieristico di Federico Caprilli verso una concezione rinnovata dell’arte equestre. Arricchiscono l’opera fotografie d’epoca, che non solo catturano momenti personali ma anche il contesto storico, trasformando il libro in un prezioso documento visivo e un omaggio vibrante a un maestro dell’equitazione. Questo volume rappresenta non solo un omaggio a Francesco Amalfi ma anche un invito a riscoprire l’essenza dello sport equestre, lasciando che il suo spirito continui a ispirare le generazioni future. Un tesoro di sapienza e passione che, grazie a Gennero, rimarrà vivo nel tempo, perpetuando l’eredità di un maestro indimenticabile.
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