Equitazione naturale: scopri il pensiero di Francesco Amalfi sull’armonia tra cavallo e cavaliere analizzando le caratteristiche e i benefici del sistema caprilliano.

L’equitazione è un’arte antica che ha affascinato l’umanità per secoli. Tra le diverse scuole di pensiero che si sono sviluppate, Francesco Amalfi, nel suo libro “Scritti equestri”, offre una visione distintiva dell’equitazione naturale. Questo approccio si contrappone alle altre scuole, proponendo un metodo che valorizza l’equilibrio innato del cavallo.

Cos’è l’equitazione naturale di Federico Caprilli?

Ogni cavallo possiede un equilibrio naturale, spiega Amalfi, sia da fermo che in movimento. L’equitazione naturale si basa sul principio di montare il cavallo senza alterare questo equilibrio, o modificandolo il meno possibile. L’obiettivo è permettere al cavallo di muoversi in modo fluido e spontaneo, riducendo al minimo lo sforzo fisico e mentale sia per l’animale che per il cavaliere.

Mentre l’equitazione naturale punta a conservare l’equilibrio innato del cavallo, altre scuole intervengono attivamente per modificarlo. Attraverso azioni specifiche della mano sulla bocca del cavallo e cambiando la posizione dell’incollatura e della testa, si crea un equilibrio artificiale. Questo porta ad andature artificiali, mirate a esaltare l’eleganza e la grazia dei movimenti. Amalfi evidenzia come questi approcci abbiano obiettivi opposti e regole diverse, sottolineando l’importanza di non confonderle.

[…] Altre Scuole, variando per mezzo di azioni della mano sulla bocca del cavallo, la direzione della incollatura e l’inclinazione della testa (piego) variano questo equilibrio e l’equilibrio artificiale fa a sua volta nascere andature artificiali. Questi due sistemi creano due generi di equitazione completamente diversi l’uno dall’altro. Essi vanno considerati per lo scopo che si propongono di raggiungere. L’equitazione cosiddetta “di scuola” ha per scopo di rilevare le azioni del cavallo, dando alle andature grazia ed eleganza. L’equitazione naturale si propone invece di ottenere il massimo rendimento cercando di ridurre al minimo sforzo.

Francesco Amalfi, Scritti equestri, a cura di Mario Gennero, zoraide editore, 2024, p. 34-35

Gli obiettivi dell’equitazione naturale

L’equitazione naturale si prefigge di ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo. Il cavaliere lavora in armonia con il cavallo, sfruttando il suo equilibrio naturale per svolgere determinate attività. Questo approccio è ideale per qualsiasi contesto in cui si utilizza il cavallo. L’accento è posto sull’efficienza e sull’utilità, piuttosto che sull’estetica dei movimenti.

L’Importanza dell’armonia tra cavallo e cavaliere

Amalfi sottolinea come, nell’equitazione naturale, il cavaliere debba assecondare i movimenti del cavallo, collaborando con esso anziché imporre cambiamenti. Questa sinergia porta a una migliore comprensione reciproca e a prestazioni ottimali. Il cavaliere diventa così un partner del cavallo, non un dominatore, rispettando la natura e le predisposizioni dell’animale.

L’arte dell’eleganza

Al contrario, l’equitazione di scuola è vista da Amalfi come la caratteristica dell’artista. Richiede cavalieri con qualità e attitudini speciali, disposti a dedicare anni di lavoro per perfezionare dettagli e sfumature. L’obiettivo è ottenere movimenti specifici, mettendo il cavallo in un equilibrio che possa produrli. È un’arte che esalta l’estetica e la raffinatezza, spesso esibita in contesti formali e di rappresentanza.

Perché scoprire o riscoprire l’equitazione naturale?

• Efficienza: permette di ottenere risultati pratici con minor sforzo.
• Armonia: favorisce una relazione più equilibrata e rispettosa con il cavallo.
• Versatilità: ideale per tutte le discipline.
• Accessibilità: adatta a tutti coloro che desiderano rispettare il cavallo nella sua naturalezza.

Il pensiero di Francesco Amalfi sull’equitazione naturale offre una prospettiva che privilegia l’armonia e l’efficienza tra cavallo e cavaliere. Riconoscendo l’importanza dell’equilibrio naturale del cavallo, questo approccio propone un metodo che valorizza le capacità innate dell’animale. Che siate appassionati di equitazione o professionisti del settore, l’equitazione naturale rappresenta un modo autentico e rispettoso di vivere l’arte equestre.

Libri di cavalli: Francesco Amalfi, Scritti equestri, a cura di Mario Gennero, zoraide editore, 2024, p. 34-35

Francesco Amalfi
Scritti equestri

Nel panorama della cavalleria italiana del Novecento, la figura di Francesco Amalfi si distingue come emblema di coraggio e dedizione, incarnando l’evoluzione dello sport equestre. Senza lasciare opere firmate, la sua voce si è fatta strada attraverso le pagine della rivista “Il Cavallo Italiano” e una preziosa collezione di manoscritti, lettere e dattiloscritti che narrano di dedizione, innovazione e amore per l’equitazione. Mario Gennero, con instancabile cura filologica, porta alla luce queste testimonianze inedite, offrendoci un viaggio nelle profondità della storia dell’equitazione italiana.

Questi documenti offrono uno sguardo intimo sulle innovazioni e sul profondo amore di Amalfi per l’equitazione, seguendo l’insegnamento pionieristico di Federico Caprilli verso una concezione rinnovata dell’arte equestre. Arricchiscono l’opera fotografie d’epoca, che non solo catturano momenti personali ma anche il contesto storico, trasformando il libro in un prezioso documento visivo e un omaggio vibrante a un maestro dell’equitazione. Questo volume rappresenta non solo un omaggio a Francesco Amalfi ma anche un invito a riscoprire l’essenza dello sport equestre, lasciando che il suo spirito continui a ispirare le generazioni future. Un tesoro di sapienza e passione che, grazie a Gennero, rimarrà vivo nel tempo, perpetuando l’eredità di un maestro indimenticabile.

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