Fida e mezza fida del cavallo: è un’opportunità oppure presenta dei rischi che poi conducono a controversie legali?
La fida e la mezza fida del cavallo è una pratica sempre più diffusa nel mondo dell’equitazione, offrendo un’alternativa all’acquisto di un cavallo per chi desidera cimentarsi in questo sport. Queste modalità consentono di affidare temporaneamente un cavallo a una terza persona, che se ne prende cura e lo utilizza secondo gli accordi stabiliti. Tuttavia, dietro i numerosi vantaggi si nascondono anche alcuni rischi e complicazioni legali che è fondamentale conoscere.
Cos’è la fida e la mezza fida del cavallo?
- Fida completa: consiste nell’affidamento totale del cavallo a una persona diversa dal proprietario. L’affidatario si assume la responsabilità completa del cavallo, incluse le spese di mantenimento e veterinarie.
- Mezza fida: in questa modalità, l’affidamento è parziale, spesso limitato a un determinato numero di giorni a settimana o per specifiche attività (ad esempio, solo per le lezioni). Le spese e le responsabilità sono condivise tra il proprietario e l’affidatario.
Vantaggi della fida e mezza fida
- Riduzione dei costi: uno dei principali vantaggi è la divisione delle spese di mantenimento del cavallo. L’affidatario può godere dell’uso del cavallo senza dover sostenere interamente i costi associati alla sua proprietà, come il box, la ferratura e le spese veterinarie.
- Accessibilità allo sport: la fida e la mezza fida rendono l’equitazione accessibile a una più ampia fascia di persone, che possono così avvicinarsi a questo sport senza un impegno economico iniziale gravoso come l’acquisto di un cavallo.
- Cura e attività per il cavallo: queste pratiche offrono al cavallo la possibilità di rimanere attivo, ricevere attenzioni e cure in modo continuativo, migliorando così il suo benessere complessivo.
Rischi e aspetti legali della fida e mezza fida
- Responsabilità legali: nonostante l’affidamento, il proprietario del cavallo rimane responsabile per eventuali danni causati a terzi dal cavallo. Le clausole contrattuali non possono esonerare il proprietario da questa responsabilità, pertanto è cruciale stipulare adeguate polizze assicurative RC terzi.
- Gestione delle spese veterinarie: è fondamentale definire nel contratto come saranno gestite le spese veterinarie. In genere, le spese imputabili al periodo di fida vengono ripartite al 50% tra proprietario e affidatario. Tuttavia, per patologie croniche o preesistenti, occorre specificare chiaramente chi si farà carico di tali costi.
- Conflitti di uso: in caso di mezza fida, il cavallo può essere utilizzato da altre persone, ad esempio per lezioni o competizioni, salvo accordi specifici contrari. Questo può generare conflitti se l’affidatario si aspetta un uso esclusivo del cavallo nei giorni concordati.
Consigli per evitare controversie
- Stipulare un contratto chiaro e dettagliato: sebbene la fida sia una pratica atipica, non regolamentata specificamente dal codice civile, è essenziale redigere un contratto scritto che delinei con precisione diritti, doveri e responsabilità delle parti coinvolte. Questo include la suddivisione delle spese, la gestione del cavallo e le coperture assicurative necessarie.
- Valutare le competenze dell’affidatario: prima di affidare il cavallo, è consigliabile valutare l’esperienza e la serietà dell’affidatario e del contesto in cui il cavallo sarà gestito. Una valutazione preventiva può prevenire molti problemi futuri.
- Monitorare regolarmente le condizioni del cavallo: stabilire controlli regolari sullo stato di salute del cavallo, specialmente se ci sono condizioni preesistenti o sospetti di cure inadeguate, è un passo essenziale per garantire il suo benessere.
Esempi di controversie comuni
- Somministrazione di farmaci senza consenso: in un caso, un pony in fida è stato trattato con farmaci senza il consenso del proprietario, causando gravi problemi di salute. Il somministratore non era un veterinario, il che ha sollevato preoccupazioni sulla salute del pony.
- Uso improprio del cavallo in mezza fida: un altro esempio riguarda un cavallo in mezza fida utilizzato per competizioni senza il consenso dell’affidatario. Il contratto non specificava l’esclusività dell’uso nei giorni prestabiliti, portando a conflitti tra le parti.
È evidente che le pratiche di fida e mezza fida offrono numerosi vantaggi sia per i proprietari che per gli appassionati di equitazione, ma è essenziale affrontare con attenzione gli aspetti legali e assicurativi. Stipulare un contratto chiaro e monitorare attentamente le condizioni del cavallo possono prevenire molte controversie. Con una corretta gestione, la fida e la mezza fida possono rappresentare un’opportunità preziosa per tutti gli appassionati di cavalli, contribuendo a una pratica sicura e soddisfacente per tutte le parti coinvolte.
Per ulteriori approfondimenti sulle assicurazioni e sulla gestione legale dei contratti di fida, è sempre consigliabile consultare un avvocato specializzato nel settore equestre.
FONTE: Avv. Virginia Polidori