L’equilibrio del cavallo è un concetto cruciale della Seconda Maniera di François Baucher che enfatizza l’armonia e la leggerezza nell’addestramento.
L’equilibrio del cavallo è un argomento centrale nelle edizioni moderne degli scritti di François Baucher, un rinomato cavaliere e addestratore francese. Questo tema appartiene alla cosiddetta “Seconda Maniera” e rappresenta un aspetto cruciale nella comprensione delle tecniche di equitazione proposte dal Maestro.
La visione provocatoria di Baucher
Il capitolo dedicato all’equilibrio, nell’ultima edizione del “Metodo”, è uno dei pochi in cui lo spirito provocatorio di Baucher riemerge con forza. Nelle nuove edizioni della sua opera, infatti, le note polemiche presenti nelle versioni precedenti sono state in gran parte omesse. Tuttavia, in questo capitolo, Baucher torna a sfidare le convenzioni, esponendo concetti innovativi e talvolta controversi sulla gestione dell’equilibrio del cavallo.
L’equilibrio secondo Baucher: un’evoluzione progressiva
Jean-Claude Racinet, nel suo libro Racinet Explains Baucher (Xenophon Press, 1997), offre un riepilogo illuminante dell’evoluzione del concetto di equilibrio secondo Baucher:
- Equilibrio di peso: inizialmente, Baucher concepiva l’equilibrio come una distribuzione uniforme del peso sui quattro arti del cavallo. Questo stato doveva essere ottenuto attraverso l’uso coordinato degli aiuti del cavaliere, noto come “effetto d’insieme”.
- Equilibrio di forze: successivamente, l’equilibrio è stato interpretato come un bilanciamento delle forze. La leggerezza della mascella del cavallo permetteva al cavaliere di gestire la spinta dei posteriori con le mani.
- Equilibrio fisiologico: infine, il concetto di equilibrio ha assunto una dimensione fisiologica. Il cavallo raggiunge il suo equilibrio ideale quando è rilassato, o “décontracté” in francese. Questo rilassamento è cruciale per ottenere una flessione della mascella che privilegia la mobilità rispetto all’apertura.
Il rilassamento e la decontrazione
Il concetto di rilassamento porta a una serie di benefici e tecniche avanzate nell’addestramento del cavallo:
- Flessione della mascella: la mobilità della mascella diventa un obiettivo primario, risultando in un “leggero mormorio” o addirittura un “sorriso” del cavallo.
- Disimpegno degli aiuti: si favorisce una risposta istantanea e spontanea del cavallo agli aiuti, soprattutto delle gambe, con il cavallo che si muove come se fosse per sua volontà.
- Separazione della forza dal movimento: periodi di immobilità frequenti permettono al cavallo di riposare sia fisicamente che mentalmente.
Armonia del peso e delle forze
Baucher inizia il capitolo con un’affermazione chiave: “L’armonia del peso e della forza del cavallo determina l’equilibrio della massa, che, a sua volta, produce l’armonia dei movimenti.” Massimo Basili, studioso delle tecniche di Baucher, spiega che parlare di “Armonia del peso e delle forze del cavallo” equivale a discutere di “distribuzione del peso e delle forze”. Questo concetto è fondamentale nella “Seconda Maniera” di Baucher.
La Seconda Maniera di Baucher
La ricerca dell’equilibrio e della leggerezza è prioritaria nella Seconda Maniera di Baucher. La decontrazione della mascella e la reazione immediata alla gamba del cavallo sono considerate più importanti della messa in mano e della riunione. Questo distingue nettamente la Seconda Maniera dalla Prima Maniera, enfatizzando un approccio più delicato e intuitivo all’addestramento del cavallo.
L’equilibrio del cavallo secondo Baucher rappresenta un concetto in continua evoluzione, che ha portato a un raffinamento delle tecniche di equitazione. Comprendere questa evoluzione è fondamentale per gli appassionati di equitazione che desiderano applicare i principi di Baucher nel loro addestramento, perseguendo un’armonia perfetta tra cavallo e cavaliere.
François Baucher, La Seconda Maniera, a cura di Massimo Basili, Zoraide editore, p. 43
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La 
Seconda Maniera
di François Baucher
“La Seconda Maniera” di François Baucher è, in Italia, un’assoluta novità. Il volume contiene la traduzione del manuale, che rappresenta l’evoluzione del Maestro francese finora conosciuta solo per mano di altri autori come Faverot de Kerbrech o Étienne Beudant, e delle note a fronte, curate da Massimo Basili che ne spiegano il significato e mettono in evidenza come si è evoluto il Metodo.
Basili ha lavorato sul testo con millimetrica precisione identificando le principali differenze tra la Prima Maniera (Metodo di equitazione) e la Seconda Maniera. I suoi approfondimenti, spiegazioni e curiosità ne rendono agevole e gradevole la lettura e chiariscono tutti quei punti che hanno reso spesso Baucher un autore controverso.
«Parlare della Seconda Maniera di Baucher – spiega Basili – equivale a descrivere quelle che sono le origini di un’equitazione colta, raffinata, gentile, dove il Cavallo, qualsiasi Cavallo, anche non di buona conformazione o di pessimo carattere, può esprimere al massimo le sue qualità, e dove un’intelligente impiego degli aiuti rende estremamente comprensibile all’animale ogni richiesta, da quelle più semplici a quelle più complesse. Un’equitazione che trova la sua sintesi nella parola Leggerezza».
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